L'inviato del Times Gregor Robertson arrivato allo stadio Maradona per assistere alla partita Napoli-Inter è rimasto folgorato dall'inno dei tifosi azzurri,queste le sue parole
“Il momento che mi è rimasto più impresso è stata la potente esecuzione del coro pre-partita del Napoli.
Le canzoni raccontano molto di un club, infatti 1° Agosto 1926 è un inno nostalgico e struggente dedicato alla squadra fondata quasi un secolo fa – il 1° agosto – e, mentre enormi bandiere sventolavano e i fumogeni bianchi illuminavano la Curva, il ritornello “Napoli è della Gente” sembrava un meraviglioso grido di comunità, identità e solidarietà”.
“Uno dei grandi piaceri di visitare per la prima volta uno stadio di calcio è scoprire i suoni, le tradizioni e i rituali che lo animano nel giorno della partita”, scrive ancora. “Sabato scorso, sono stato allo Stadio Diego Armando Maradona per assistere al big match di Serie A tra Napoli e Inter. È stata una partita impreziosita da una sublime punizione di Federico Dimarco; una partita in cui il drammatico pareggio di Philip Billing all’87° ha tenuto vive le speranze scudetto del Napoli; una partita dopo la quale un’intervista faccia a faccia con Antonio Conte, nei sotterranei del Maradona, è stata brevemente interrotta dal grande Javier Zanetti (uno dei miei giocatori preferiti di sempre, ora presidente dell’Inter), che ha abbracciato calorosamente l’allenatore del Napoli prima di scusarsi e proseguire”.
Per tornare al Napoli, “scavando un po’, ho scoperto che 1° Agosto 1926 è stato scritto da Cristian Vollaro, un amato artista di strada scomparso nel febbraio dell’anno scorso, a soli 45 anni. Il mese successivo, prima di Napoli-Juventus, gli Ultras distribuirono i testi della canzone e srotolarono uno striscione con il verso iniziale: “1° Agosto pioveva, Di Domenica era”. E il Maradona cantò", ha riferito il giornalista con grande emozione.